La Linea 1 del metrò arriva a Garibaldi, ma il futuro è un’incognita

Lunedì 2 dicembre 2013 è stato un giorno storico per Napoli: la Linea 1 della metropolitana è finalmente arrivata a piazza Garibaldi, dove sarà possibile l’interscambio con la stazione centrale, la Circumvesuviana e la Linea 2 gestita da Trenitalia. Piazza Garibaldi non è una stazione qualsiasi, bensì rappresenta il capolinea previsto già nel 1976 dalla concessione fra il Comune di Napoli ed il Consorzio Metropolitana di Napoli (MN), che dall’epoca è il general contractor per la realizzazione del metrò.

Dalla stipula di quella convenzione si sono susseguite ben 16 amministrazioni comunali, durante 37 lunghi anni. Il progetto della Linea 1 è passato attraverso gli stop dovuti al terremoto del 1980 e agli scandali legati a Tangentopoli, e (per ora) sembra essere sopravvissuto anche alle politiche di austerity, consequenziali allo scoppiare della crisi economica, che ormai da anni attanaglia l’intero occidente. Come ogni grande progetto, la Linea 1 ha cambiato tante volte pelle, adeguandosi a differenti idee e concezioni di trasporto pubblico che si sono susseguite nel tempo. Se nei primi anni ’70 era stata immaginata come un semplice (seppur ingegneristicamente molto complesso) collegamento fra la parte alta e la parte bassa della città, grazie al nuovo Piano comunale dei Trasporti del 1997, concepito dall’allora sindaco Bassolino, la Linea 1 è diventata l’asse principale su ferro dell’intera area napoletana. Un vero e proprio anello che, a regime, sarà lungo 25 km con 27 stazioni, e che andrà da Piscinola fino a Garibaldi passando per il Vomero, per poi proseguire fino all’aeroporto e chiudere il cerchio nuovamente a Piscinola, attraversando tutta la periferia nord di Napoli.

Piazza Garibaldi, quindi, non è il “termine corsa del treno”, poiché molto resta ancora da fare. Le prossime stazioni ad aprire saranno Municipio e Duomo, con i loro meravigliosi ritrovamenti archeologici, che tanto ci hanno raccontato della storia antica di Napoli. Poi sarà la volta del tratto che attraverserà la zona est della città fino al fondamentale interscambio con l’aeroporto, la cui prima pietra sarà posata entro questo dicembre. Le fermate Centro Direzionale, Tribunale, Poggioreale e di Capodichino Aeroporto avranno anche la funzione di riqualificare zone spesso degradate.

Infatti, la Linea 1 per Napoli è stata anche questo: una straordinaria occasione di rigenerazione urbana di interi quartieri, come piazza Cavour, piazza Dante, piazza Bovio, via Toledo, i Materdei o Salvator Rosa. Interventi urbanistici di qualità accompagnati da innesti artistici, che hanno regalato alla cittadinanza un vero e proprio museo obbligatorio, un concentrato eccezionale di “arte pubblica” per dare un’anima ai non-luoghi per eccellenza. Ciò ha portato alla realizzazione delle cosiddette “stazioni dell’arte” della Linea 1, ormai famose in tutto il mondo. Create da archistar di fama internazionale e tempestate di opere, sia di giovani artisti che di più conosciute firme, questi piccoli gioielli sono state un’idea certamente vincente, che ha permesso al capoluogo partenopeo di balzare agli onori della cronaca di settore a livello internazionale, l’ultima volta con l’apprezzamento del quotidiano inglese The Telegraph, che ha eletto la stazione Toledo come la più bella d’Europa.

Ovviamente, anche Garibaldi è una “stazione dell’arte”: progettata dall’architetto francese Dominique Perrault, è arricchita da due opere del maestro Michelangelo Pistoletto, insignito lo scorso ottobre del Premio Imperiale giapponese. L’apertura della fermata della Linea 1 è solo il primo passo di un più ampio progetto di ridisegno dell’intera piazza, il cui progetto è sempre ad opera di Perrault. E’ infatti in avanzato stato di realizzazione la lunga galleria commerciale ipogea che connetterà l’esistente stazione centrale con l’imbocco di corso Umberto, la cui gestione sarà affidata a Grandi Stazioni, l’azienda del Gruppo Ferrovie dello Stato che amministra i principali terminal ferroviari italiani (fra cui, per l’appunto, Napoli Centrale). Alla fine di questa gigantesca opera di riqualificazione urbanistica, piazza Garibaldi sarà lontana dall’idea di degrado che per anni è stata parte integrante dell’immaginario collettivo dei napoletani.

Sebbene la stazione Garibaldi sia stata inaugurata lunedì 2 dicembre, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, del Presidente della Regione Stefano Caldoro, del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris e del Presidente della Metropolitana di Napoli Giannegidio Silva, questa sarà fruibile dall’utenza solo dal 30 dicembre. L’apertura al pubblico della stazione comporterà un notevole incremento dell’utenza giornaliera della Linea 1, che passerà da 110.000 a 150.000 passeggeri al giorno. La linea, che sarà lunga complessivamente 18 km con 17 stazioni, sarà percorsa in 33 minuti da 250 corse al giorno, con una frequenza media di 8 minuti nei giorni feriali, 10 nei festivi.

Da più parti si sollevano perplessità sull’effettiva tenuta della linea con questi numeri. Infatti, i fondi assegnati al trasporto pubblico, in costante riduzione da anni, hanno portato ad un drammatico restringimento del materiale rotabile attualmente disponibile. Detto in altri termini, circolano meno treni poiché mancano i soldi per riparare le vetture fuori servizio. Inoltre, dopo i forti investimenti nel trasporto pubblico portati avanti dalla giunta regionale Bassolino, dall’insediamento della giunta Caldoro nel 2010, l’assessore ai Trasporti, ing. Sergio Vetrella, ha portato avanti una linea di austerity che sta bloccando tutti gli investimenti destinati all’acquisto di nuovo materiale rotabile. La situazione su tutte le ferrovie suburbane (Circumvesuviana, Cumana, Circumflegrea, Metrocampania Nord Est, linee regionali Trenitalia), come purtroppo ben sanno i pendolari, è drammatica. In questi anni, solo Napoli città sembra aver tenuto botta, con le funicolari e la Linea 1 gestite da Metronapoli; ma non è detto che si regga il colpo di un aumento così notevole di passeggeri.

Come se non bastassero i tagli per nuovi treni, anche il completamento dell’anello della Linea 1 è a rischio. Il blocco dei lavori già in essere sul tratto da Piscinola a Capodichino Aeroporto, la cui costruzione è affidata non al Consorzio MN ma a Metrocampania Nord-Est (MCNE), è stato inspiegabilmente decretato dalla giunta Caldoro nel 2010, e sta portando al definanziamento della tratta da parte dell’Unione Europea, con la conseguente perdita di preziosi fondi FESR.

Dopo anni di visione unitaria sul trasporto pubblico fra Comune di Napoli e Regione Campania, caratterizzati da un aumento degli investimenti con un conseguente miglioramento della qualità del servizio, vi è stata quindi una negativa inversione di tendenza dall’insediarsi della giunta di centrodestra, al netto dell’apertura delle nuove stazioni della Linea 1 – già, peraltro, da tempo cantierate. Il rischio, molto concreto, è che si arrivi ad inaugurare solo una parte di quel che oggi è in costruzione, con una parallela ulteriore diminuzione della qualità del servizio nelle stazioni già esistenti, realizzando così il paradosso di avere fermate nuovissime e bellissime, ma affollate all’inverosimile poiché servite da pochi quanto obsoleti treni. Ad ormai quattro decenni dalla posa della prima pietra, il futuro della Linea 1 continua ad essere un’incognita.

Per maggiori informazioni:

 

In basso, la nuova piazza Garibaldi nel progetto di Dominique Perrault: a sinistra l’accesso di un parcheggio sotterraneo, a destra la galleria commerciale ipogea con l’ingresso del metrò Linea 1, sullo sfondo la stazione centrale

2013.12.04 - Linea 1 arriva a Garibaldi

 

Il tracciato della Linea 1, una volta finita: 25 km per 27 stazioni. In rosso le stazioni che apriranno entro il 2016. Il percorso ancora da costruire o in costruzione è quello tratteggiato. Si ricorda che i lavori tra Piscinola a Capodichino Di Vittorio, di competenza MCNE, sono bloccati dal 2010. A Municipio, la Linea 1 incrocerà la Linea 6 (colore verde), Municipio-Mostra d’Oltremare attualmente anch’essa in costruzione nella sezione Mergellina-Municipio, tratto che passa sotto la Riviera di Chiaia e al centro di numerose polemiche

Linea 1 al 2009 modificata copia 2

 

(Articolo pubblicato per conto della testata giornalistica QdN – Qualcosa di Napoli e disponibile al seguente LINK)

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