Incidente sulla metropolitana Linea 1: il pensiero di Riccardo Marone

Martedì 14 gennaio 2020 vi è stato un incidente sulla Linea 1 della metropolitana di Napoli. E’ tutt’ora presto per capire cosa sia accaduto, ma quel che sarebbe avvenuto il giorno dopo era facilmente ipotizzabile, e lo si sta già verificando.

Lo scontro, infatti, ha messo fuori uso 3 treni su 9, ossia un terzo di una flotta che viaggia da anni a filo di gas: questi numeri esigui sono dovute a precise responsabilità politiche e gestionali, in uno stato di cose che perdura da una decade.

Infatti, le ormai settimanali interruzioni del servizio fra Dante e Garibaldi (ossia, il segmento di linea più affollato) non sono dovute, il più delle volte, a problemi tecnici irrisolvibili, ma alle conseguenze che questi comportano, e che sfociano in temi di ordine pubblico: ci sono troppe persone in attesa per troppi pochi treni, che fra l’altro girano in composizione ridotta (caricando al massimo 800 persone invece di 1.200 circa).

Insomma, il servizio della Linea 1 peggiorerà ulteriormente: ANM, inoltre, non ha uomini e mezzi per mettere in piedi un servizio sostitutivo tramite bus, che comunque già affogano nel traffico cittadino.

Se sono ancora da accertare le responsabilità dell’incidente, quelle relative alla qualità del servizio sono già ben identificabili da 10 anni. Le evidenzia bene Riccardo Marone, ex Sindaco di Napoli, in un’intervista a La Repubblica Napoli, e sono riassumibili nell’affermazione che è mancata la politica. Per anni, si è giocato a dividere, agitare spettri di complotti, e questo è il risultato: un sistema dei trasporti allo sfascio, perché in questo campo nulla accade per caso.

Di seguito, l’intervista rilasciata da Riccardo Marone a La Repubblica Napoli il 17 gennaio 2020:

Intervista Ricca

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