Al via il G20 dell’Ambiente, Clima ed Energia di Napoli

In una Napoli blindata per paura di proteste, e sullo sfondo di una piazza del Plebiscito tanto imponente quanto spettrale nel suo essere vuota, inizia il G20 dei Ministri dell’Ambiente, che per la prima volta nella storia parleranno congiuntamente di clima ed energia.

Il vertice, ospitato nella splendida cornice del Palazzo Reale d’epoca borbonica, ospita le delegazioni dei Paesi che compongono il Gruppo dei venti (da qui il nome, G20), vale a dire: Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sud Africa, Turchia e Unione Europea. A questi si aggiunge la Spagna, che è membro invitato permanente. A presiedere la due giorni (giovedì 22 e venerdì 23) il Ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.

G20 Ambiente - Interno Palazzo Reale

Lo scalone del Palazzo Reale di Napoli allestito per ospitare le dichiarazioni a margine del G20

Fitto il programma delle discussioni. Nella giornata di oggi, giovedì 22 luglio, si spazierà dalla gestione sostenibile della risorsa acqua, alla finanza verde, alla tutela e il ripristino dei suoli degradati, passando ad analizzare un approccio “nature-based” per affrontare le questioni globali, fino ad una “call to action” per scuotere le coscienze delle società civile globale.

Sullo sfondo degli incontri tra i leader, proseguono incessantemente i lavori delle delegazioni G20 per spingere la comunità internazionale verso obiettivi più ambiziosi, in ragione anche dell’avvenuto slittamento di alcuni vertici chiave a causa della pandemia, tra i quali la COP 15 della Convenzione sulla diversità biologica e l’adozione del “quadro globale” sugli obiettivi da raggiungere entro il 2030, e la stessa COP 26 sul clima che avrebbe dovuto tenersi nel 2020 e che si terrà invece a fine anno a Glasgow e di cui l’Italia e co-organizzatrice con il Regno Unito.

“Abbiamo scelto di far prevalere l’ambizione e di lavorare incessantemente a un documento comune tra tutti. Sappiamo bene che la transizione ecologica non è un pranzo di gala, ma non abbiamo alternative che lavorare insieme in un’unica direzione, senza lasciare indietro nessuno”. Così ha dichiarato il Ministro Cingolani prima dell’inizio dei lavori.

Decine i giornalisti accreditati da tutte le parti del mondo, che però avranno scarso accesso alle strutture del vertice causa misure anti-COVID, e saranno raggruppati tutti negli stessi locali. In un Palazzo da centinaia di stanze e col timore di contagi, forse non la misura più adatta. Così come desta perplessità, fra i tanti temi trattati, l’assenza di un punto chiave per raggiungere gli sfidanti obiettivi di sostenibilità che il mondo di oggi richiede: la realizzazione di infrastrutture a supporto del trasporto collettivo. Infatti, il tema mobilità non solo è il grande assente del G20 dell’Ambiente, ma dell’intero programma del G20 a Presidenza italiana. Da Napoli, Capitale morale di un Sud da sempre penalizzato in termini di accessibilità, dedicare una sessione all’argomento sarebbe stato un bel segnale: un’occasione sprecata.

 

(Articoli pubblicato per conto dell’agenzia di informazione FerPress, e disponibile al seguente LINK)

Rispondi