Un metrò per la Coppa America

Alzi la mano chi è stato a Valencia. Città con tanti tratti in comune con Napoli: un PIL simile (circa 56 miliardi in entrambi i casi), popolazione dell’area metropolitana comparabile (2,5 milioni in Spagna, quasi 3 la provincia partenopea), in generale un condiviso approccio mediterraneo alla vita. Da pochi giorni, Napoli e Valencia sono anche i primi centri dei rispettivi Paesi ad ospitare la Coppa America, notissimo trofeo di vela nonché la più antica competizione sportiva internazionale ancora esistente. Ne ho parlato venerdì 6 giugno 2025 sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno.

I grandi eventi sono tali solo se lasciano un segno

Per la verità, Valencia è stata la prima meta europea di questa manifestazione, che in più di 170 anni di storia aveva visto gare solo negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda. Ciò a sottolineare ulteriormente l’unicità del risultato conseguito da Napoli, con un lavoro di squadra fra Comune e Governo. Un avvenimento che, indipendentemente dalle parti politiche, deve inorgoglire l’Italia intera.

I grandi eventi sono però tali solo se hanno ricadute positive e di lungo periodo. Da qui la domanda iniziale: alzi la mano chi ha mai fatto un giro a Valencia. Usando la “scusa” delle regate, la città è stata rimessa a nuovo con benefici in vivibilità che, a quasi vent’anni di distanza, ancora si vedono. La Coppa per Napoli sarà l’occasione per metter mano al tema dei temi: Bagnoli, riqualificazione sostanzialmente ferma da trent’anni. Oggi è desolante, fra ruderi industriali, campi incolti, ormeggi che ogni anno si scoprono essere abusivi, stretta dal traffico di locali notturni di dubbio gusto. Il tutto su un mare reso inaccessibile da una barriera di scogli, immagine simbolo di un fallimento che d’estate, con la calura che sale, fa ribollire l’animo maledicendo chi (non) ha governato tutto ciò, negando il più ampio litorale cittadino ai propri abitanti. Anche qui, Valencia con le sue spiagge libere e pulitissime è un esempio.

Coppa America: un’occasione per Bagnoli

Ora, per la Coppa America si dovrà fare in due anni quel che non è riuscito nei precedenti trenta. C’è pochissimo tempo e bisogna essere chiari sul da farsi, incrociando pianificazione ordinaria e straordinaria, piani recenti e altri vecchi di decadi. Infatti, non si contano i progetti per rilanciare Bagnoli. L’ultimo è di Invitalia, incaricata dal commissario voluto a suo tempo dal Governo Renzi. Tuttavia, considerato il numeroso pubblico che sarà attirato dalle regate, si è davanti ad un paradosso: se per assurdo i piani per l’area a livello trasportistico fossero già realizzati, non sarebbero utili per la competizione.

E’ infatti previsto che la metropolitana Linea 6 si attesti a Coroglio, ossia a quasi 2 km dalla colmata dove si svolgeranno le gare. Troppo lontano. Quindi, mai come ora è imperativo un prolungamento del metrò lungo la linea di costa e la colmata, andando verso il nucleo storico di Bagnoli, proseguendo poi ad Agnano per intercettare l’omonima uscita della tangenziale (e le vaste aree di parcheggio dell’ippodromo), finendo poi a Pianura per interscambio con la Circumflegrea. Un progetto integrato di mobilità praticamente già pronto, come diverse volte proposto su queste pagine e ripreso dalla IX Municipalità che, nel dicembre 2024, ha chiesto al Comune uno studio di fattibilità proprio su questo.

Prolungare a Bagnoli la metropolitana Linea 6: ora o mai più

Si dice che tale prolungamento costerebbe tanto: ma come si può valutare “troppo” la possibilità di fornire a decine di migliaia di napoletani un trasporto pubblico di massa rapido, efficiente, economico? Gli stessi concetti sostenuti in un recente convegno sul tema, svoltosi martedì 20 maggio nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino, alla presenza del candidato in pectore per il centro-sinistra in Regione Campania, Roberto Fico. Nella sua relazione, l’Assessore alla Mobilità Edoardo Cosenza ha mostrato una mappa della provincia dove le gradazioni di colore rosso indicavano le aree sprovviste di accesso ai trasporti (in basso): erano purpuree proprio Bagnoli, Agnano, Pianura. In quel quadrante della città manca una visione moderna di mobilità, e la Coppa America rappresenta l’occasione per riempire questo vuoto.

Mappa dell’accessibilità ai trasporti su ferro a Napoli: si notano in rosso le zone di Bagnoli e Agnano

Per farlo, bisognerà parlare con tutti: anche con la Regione Campania che gestisce la malconcia Cumana, ad oggi l’unica ferrovia che lambisce l’area di Bagnoli oltre alla Linea 2 di Trenitalia (sulla quale pare sia prevista una nuova fermata in via Nuova Agnano). Le regate sono l’occasione per una rinnovata stagione di programmazione dei trasporti, ma serve superare gli steccati ideologici fra San Giacomo e Santa Lucia, oggi più alti di quelli con Palazzo Chigi. L’unico modo per far volare Napoli con un vento in poppa che sappia finalmente di futuro.

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