Buon Capodanno da una Napoli abbandonata

Buon capodanno da ANM, specchio di una città non governata (e forse ingovernabile).

Sarebbe affascinante capire come sia stato possibile che un intero treno di funicolare, che viene ricoverato in stazioni chiuse come un palazzo e non in ampi depositi difficilmente controllabili, venga imbrattato in questo modo (lavoro che richiede ore) senza che nessuno se ne accorga.

Ciò fa il pari con questi giorni di maltempo, in cui Napoli è sembrata una città bombardata. Non si è trattato solo di precipitazioni eccezionali e del meteo che cambia (dati sicuramente innegabili con cui fare i conti).

I segni in strada (sporcizia indicibile ammassata, strade come groviere) sono segni evidenti, a chi ha l’onestà intellettuale di vederli, di una città non amministrata, con debolezze ataviche sulle quali non si è intervenuti.

Consiglio vivamente a tutti, per salutare il nuovo anno, una passeggiata nella fu “cartolina di Napoli”, fra via Manzoni, via Posillipo, discesa Coroglio, via Boccaccio, via Virgilio. Luoghi che il mondo ci invidia, che portano nomi di immortali poeti, e che sono un triste ammonimento di come senza un’efficace azione amministrativa anche la bellezza, quella che attrae i tanto decantati turisti, rischia di appassire.

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