Un resoconto sul G7 dei Trasporti di Milano

Da giovedì 11 a sabato 13 aprile 2024 presso il Palazzo Reale di Milano ha avuto luogo il G7 dei Trasporti presieduto dal Vicepresidente del Consiglio nonché Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Ne ho parlato lunedì 22 aprile 2024 su Mobility Press Magazine, il settimanale d’approfondimento di FerPress, agenzia stampa specializzata in trasporti e logistica.

I partecipanti al summit sono stati i Ministri Pablo Rodriguez (Canada), Patrice Vergriete (Francia), Volker Wissing (Germania), Tetsuo Saito (Giappone), Mark Harper (Regno Unito), e il Vice Segretario ai Trasporti Polly Trottenberg (Stati Uniti). Hanno preso stabilmente parte ai lavori anche la Commissaria Europea per i Trasporti Adina Valean e il Segretario Generale dell’International Transport Forum (ITF) Young Tae Kim.

La tre giorni di lavori, da giovedì 11 a sabato 13 aprile 2024

Nella giornata di giovedì 11 aprile, in apertura del vertice i Ministri hanno tenuto una sessione speciale di lavori dedicata alla cooperazione con l’Ucraina ospitando il loro omologo ucraino Oleksandr Kubrakov, durante la quale il Ministro Salvini è stato affiancato dal Sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Tullio Ferrante, responsabile di seguire il dossier di ricostruzione dell’Ucraina per conto dell’Italia. Nel pomeriggio vi è stato poi il convegno “Lombardia G7 Italia” presso la sede della Regione Lombardia, che ha riunito tutti i maggiori esponenti del mondo del trasporto, della logistica e delle infrastrutture d’Italia: da MSC a WeBuild, da Grimaldi ad Amazon, da Ferrovie dello Stato a ITA Airways, da FlixBus a DHL, al margine del quale il Ministro Salvini ha incontrato i partecipanti durante un cocktail informale. Al convegno erano presenti anche il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla programmazione economica, Alessandro Morelli. I Ministri del G7 hanno poi concluso la giornata allo stadio San Siro per assistere al match Milan-Roma, valevole come partita d’andata per i quarti di finale di UEFA Europa League. Purtroppo, la loro presenza non ha portato fortuna alla squadra meneghina, sconfitta per 1 a 0 dalla compagine romana.

Nella giornata di venerdì 12 aprile, dopo la classica “foto di famiglia” di tutti i partecipanti in piazza Duomo, i Ministri si sono riuniti per la sessione di lavoro dedicata al futuro della mobilità. Successivamente, hanno visitato la mostra “Dal cuore alle mani” sulla storia dei costumi del teatro italiano presso Palazzo Reale e poi il Museo del Novecento. Nel pomeriggio hanno avuto luogo gli incontri bilaterali, in particolare quello fra Italia e Francia in cui si è fatto il punto sui diversi valichi alpini (Frejus, Monte Bianco, lavori della TAV Torino-Lione) ed è stata firmata la nuova convenzione per la manutenzione e la percorrenza della linea ferroviaria Cuneo-Breil-Ventimiglia. In serata, i Ministri hanno poi raggiunto il Teatro alla Scala per assistere allo spettacolo “La rondine” con un tram storico del 1928, la cui riproduzione in mattoncini Lego è stata donata ai partecipanti del G7.

Sabato 13 aprile l’ultima sessione di lavori è stata invece dedicata alla connettività marittima globale, durante la quale assieme al Ministro Salvini era presente il Viceministro Edoardo Rixi che ha la delega alla portualità. Oltre ai rappresentanti dei Paesi del G7, al tavolo erano presenti due dei maggiori stakeholders della portualità globale: Emanuele Grimaldi, Presidente dell’International Chamber of Shipping, e Pierfrancesco Vago, componente dell’executive committee della Cruise Lines International Association (CLIA).

La conferenza stampa del Ministro Salvini

Nella conferenza stampa al termine del vertice, il Ministro Salvini, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha definito il summit “privo di ideologia ma improntato al buon senso”. In particolare, dei 67 punti che costituiscono la dichiarazione finale si è soffermato sul n. 19, che richiama la neutralità tecnologica per ciò che concerne la produzione energetica e l’alimentazione dei mezzi di trasporto abbracciando un ampio ventaglio di ipotesi, dall’energia nucleare al biocarburante. Un passaggio importante in quanto al G7 si mette nero su bianco il lasciare uno spazio per il motore a combustione interna, al fine di contrastare le regole imposte dall’Unione Europea che, secondo Salvini, non consentono di competere ad armi pari con Paesi come la Cina.

Più che di “green economy” il Ministro ha infatti parlato di “black economy”. Lo spingere verso tecnologie prettamente elettriche costringe infatti gli Stati dell’Unione Europea ad una dipendenza verso Paesi dove non vi sono le stesse tutele ambientali e diritti dei lavoratori, comportando un vero e proprio “suicidio economico ed industriale”. Durante il G7, sostiene Salvini, voci un tempo isolate come quelle dell’Italia, che da sempre esprime perplessità su queste politiche europee, hanno finalmente trovato sostegno e conferma nel già citato punto n. 19 della dichiarazione finale, cui si aggiunge anche il punto n. 40 in cui si richiama il rischio di dipendenze strategiche e pratiche distorsive del mercato. Norme “astruse e sciocche che non avvantaggiano l’ambiente, bensì solo i competitor di altre nazioni”. A tal fine, Salvini si è augurato che questa vera e propria “ideologia black anti-ambientale, anti-industriale ed anti-europea” venga rivista già all’indomani delle elezioni europee previste per il prossimo 8 e 9 giugno 2024, auspicando un diverso equilibrio che guardi meno alle politiche alla Frans Timmermans (già Commissario Europeo per il Clima e forte sostenitore del Green Deal).

La crisi delle rotte marittime globali

Suona paradossale, secondo il Vicepresidente del Consiglio, che mentre si parla di decarbonizzazione in questo momento stiano fortemente crescendo le emissioni del trasporto marittimo globale. Infatti, l’attuale situazione di instabilità nel Mar Rosso ha comportato un incremento del 130% dei passaggi attorno all’Africa: una rotta che causa l’aumento esponenziale dei tempi di navigazione con le collegate emissioni, nonché dei prezzi per il trasporto container arrivati a 4.000 dollari a unità. Si è lontani, ricorda Salvini, dai 10.000 dollari toccati solo pochi anni fa, ma è comunque un costo extra che si riverbera sulle catene di approvvigionamento industriali e sui beni di consumo – e quindi sui cittadini.

Motivo per il quale al tema della connettività marittima è stata dedicata un’intera sessione di lavori e 6 punti su 67 della dichiarazione finale. Si è evidenziata la necessità di difendere la più breve rotta attraverso Suez grazie alle missioni di difesa a guida europea e americana, e si diffida l’Iran dall’appoggiare ulteriormente i ribelli Houthi che, con i loro attacchi, stanno mettendo in crisi il traffico marittimo nell’area del Mar Rosso – argomento che era stato già oggetto di una dichiarazione congiunta dei Ministri G7 lo scorso 20 febbraio. Il summit è stata l’occasione di stabilire un “tavolo permanente” sulla questione mare: una proposta del Canada, che fra l’altro raccoglierà il testimone dall’Italia di Presidenza del G7 per il 2025. Ciò consentirà ai Ministri competenti di riunirsi in modo più rapido, senza la necessità di una convocazione formale. Per sentire la risposta del Ministro Salvini sul punto, cliccare QUI.

La questione dei valichi alpini

Grande spazio è stato riservato al tema delle infrastrutture. Salvini ha dichiarato come i suoi colleghi siano stati positivamente colpiti dagli importanti investimenti attualmente in corso in Italia, come il potenziamento dei porti di Genova, Gioia Tauro, Trieste, e dell’area interportuale di Alessandria. Operazioni funzionali ad aumentare la capacità logistica del Paese, che vanno di pari passo con la questione dei valichi. In tal senso, il Ministro ha ringraziato la Commissaria Europea per i Trasporti Adina Valean per il suo costante supporto all’Italia in merito alla questione dei divieti austriaci per i transiti dei mezzi pesanti provenienti dall’asse del Brennero, che si auspica venga presto superata.

Invece, sul fronte francese è stato valutato molto positivamente il bilaterale con il Ministro transalpino Patrice Vergriete, che ha avuto luogo nella giornata di venerdì 12 aprile. Il Ministro Vergriete ha assicurato che il traforo ferroviario del Frejus verrà riaperto nella seconda metà del 2024. Salvini ha poi proposto di cominciare a ragionare su una seconda canna del tunnel stradale del Monte Bianco, in quanto i lavori di rifacimento dell’attuale traforo hanno un orizzonte temporale considerato troppo lungo (18 anni) con chiusure totali periodiche che avranno pesanti ripercussioni per gli automobilisti e l’autotrasporto.

La sessione speciale sull’Ucraina e il Ponte sullo Stretto

Durante la conferenza stampa, il Ministro ha voluto ringraziare l’omologo ucraino, Oleksandr Kubrakov, ospite nella giornata di giovedì 11 aprile per una sessione speciale di lavori sulla cooperazione con l’Ucraina. Nella dichiarazione finale del vertice 6 punti su 67 sono stati dedicati alla questione, e Salvini ha dichiarato che 30 delle maggiori imprese italiane sono pronte a impegnarsi per la ricostruzione già dal giorno dopo la cessazione delle ostilità. Ci si augura pertanto che il 2024 sia un anno dedicato ad impegni di pace, allontanando ulteriori ipotesi di invio di truppe NATO sul suolo ucraino così come ventilato da alcune cancellerie europee.

Capitolo a parte per il Ponte sullo Stretto, definito dal Ministro “non il Ponte di Salvini, che è nato a Baggio ed ha casa a Milano, ma il Ponte di tutti” in quanto “le infrastrutture non hanno colore politico”. Il Ponte è stato oggetto del bilaterale con l’omologo giapponese Tetsuo Saito, ma tutti i colleghi del G7, sostiene il Vicepresidente del Consiglio, si sono mostrati interessati all’opera, considerata attualmente il più grande esempio d’ingegneria al mondo e la cui realizzazione vedrà partnership con aziende giapponesi, spagnole, americane e danesi. Una dimostrazione del fatto che “le polemiche interne italiane svaniscono di fronte ad un orizzonte globale in cui si esprime apprezzamento”. Salvini si è detto sicuro che il Ponte sarà nel tempo un moltiplicatore di ricchezza, e che comporterà molti più utili di quanti attualmente ipotizzati così come è stato per infrastrutture simili, citando il ponte di Øresund che unisce Danimarca e Svezia. In tal senso, l’unione fra Sicilia e il continente sarà una vera rivoluzione ambientale: i tempi di percorrenza si abbatteranno a 10 minuti rispetto alle attuali 2 ore per i treni passeggeri e 3 ore per i merci, eliminando migliaia di navi – con relative emissioni – che ogni anno percorrono lo Stretto.

Il “Piano casa” dell’Unione Europea

In chiusura di conferenza stampa vi è stato anche spazio per l’attualità, in particolare per la cosiddetta direttiva europea sulle “case green”, recentemente approvata dal Parlamento e dal Consiglio europeo con il voto contrario dell’Italia e dell’Ungheria. Secondo Salvini, più che di “casa green” si dovrebbe parlare di “casa black perché è l’ennesima eurotassa”, con una previsione di spesa da un minimo di 30.000 ad un massimo di 80.000 Euro per ben 5 milioni di famiglie; costi necessari per adeguare le abitazioni italiane ai nuovi standard ecologici richiesti dall’Unione. Il Ministro ha ripreso le dichiarazioni del suo collega di Governo Giancarlo Giorgetti, Ministro per l’Economia e le Finanze nonché Vicesegretario della Lega, sottolineando come all’interno sia del partito che dell’esecutivo vi sia una linea comune nell’interrogarsi su “chi pagherà” per questo atto definito “un colpo di coda di una Commissione Europea in uscita e con le idee confuse”. Il Governo italiano, sostiene Salvini, sta invece seguendo un approccio diverso attraverso un piano casa, in discussione in questi giorni, che sanerà, regolarizzerà, libererà tutto quello che è all’interno degli immobili.

Un G7 pragmatico e non ideologico

Si è così chiuso un G7 dai contenuti definiti pragmatici e non ideologici, concetto su cui il Ministro Salvini è tornato più volte, e che ha voluto mostrare ai grandi del mondo come Milano sia una vera Capitale europea dell’impresa. Sono stati infatti circa 200 i soggetti privati coinvolti nell’organizzazione del meeting, anche attraverso alcune sponsorizzazioni – pratica insolita per un vertice governativo. Come già accennato, vi è stato spazio anche per la cultura, con la visita durante la tre giorni intergovernativa da parte dei componenti del summit alla mostra “Dal cuore alle mani” presso Palazzo Reale, al Museo del Novecento, al Teatro alla Scala e al Duomo di Milano, ornato da oltre 3.400 sculture che lo rendono l’edificio con più statue al mondo. Un vero e proprio spot turistico per Milano, per il quale Salvini ha ironicamente detto che manderà una fattura al Sindaco Giuseppe Sala.

Il vertice si è concluso con un ideale passaggio di testimone al Canada, che ospiterà nel 2025 la Presidenza del G7. Il Ministro Salvini ha donato al suo omologo canadese, Pablo Rodriguez, la campanella con la quale aveva dichiarato aperto il vertice nella giornata di giovedì 11 aprile. Realizzata ad Agnone, piccolo centro del Molise dove storicamente vengono prodotte le campane per il Vaticano, il suo suono segnerà l’apertura del prossimo vertice sui trasporti. Sperando vibri su un mondo che sia più in pace rispetto ad oggi.

L’intera conferenza stampa del Ministro Salvini è disponibile cliccando QUI.

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