L’assurdo “no” al raddoppio della Circumvesuviana

Sotto la cenere della quiete estiva, cova la brace del confronto a Castellammare di Stabia sul sottopassaggio di via Cosenza. Il dibattito dei mesi scorsi è stato infatti infuocato, in un tutti contro tutti dove è difficile capire le ragioni delle parti. Ricostruirle è però necessario: era dai tempi del termovalorizzatore di Acerra che non si vedeva in Campania una così accesa discussione su un’opera pubblica. Ne ho parlato martedì 29 agosto 2023 sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno.

La Circumvesuviana attuale fra binari unici e passaggi a livello

L’antefatto: la ferrovia Circumvesuviana, gestita dall’Ente Autonomo Volturno (EAV), fra Napoli e Sorrento è a doppio binario solo fino agli scavi di Pompei. Da lì, per più di 20 km si procede a binario unico. Si sta lavorando da anni (in onestà, troppo lentamente) al raddoppio della linea nell’unico tratto dove è possibile effettuarlo, ossia fra Pompei e Castellammare centro. Circa 8 km che consentirebbero di aumentare la frequenza dei treni con indubbi benefici non solo per i Comuni interessati dai cantieri, ma per l’intero sistema della mobilità fra Napoli e la costiera sorrentina che – ricordiamolo – è nella morsa di un traffico ormai ingestibile.

Di questi pochi chilometri, il tratto più critico è quello che attraversa Castellammare i cui lavori stanno entrando nel vivo: è prevista la soppressione della stazione di via Nocera sostituita dalla costruenda di Stabia Scavi, una nuova galleria sotto la collina di Varano (anch’essa contestatissima) e la chiusura dei due passaggi a livello, fra cui quello di via Cosenza. In generale, la soppressione dei passaggi a livello è cruciale per la sicurezza dei cittadini ed è richiesta dall’ANSFISA, l’agenzia per la sicurezza delle ferrovie. Per comparazione, il gruppo FS investe ingenti risorse (54 milioni di Euro solo nel 2022) per sopprimerli sulla propria rete, diminuiti dai 5.700 del 2009 ai 4.100 attuali. Ciò nonostante, la maggior parte degli incidenti avviene ancora dove sono presenti attraversamenti di linea.

Una Castellammare rivoluzionata dal raddoppio Circum

Gli attuali lavori potrebbero cambiare il volto di Castellammare, città cerniera fra la costiera e l’hinterland napoletano, scossa però da un’amministrazione instabile che ha portato il Comune ad essere commissariato nel febbraio 2022. I cittadini, e in particolare i commercianti, sono preoccupati dai tempi di cantiere che si preannunciano lunghi bloccando la centralissima via Cosenza, che è anche strada di collegamento con le città vicine. Non aiuta il ruolino di marcia dell’EAV, che certo non brilla nei servizi quotidiani, tantomeno nel realizzare nuove infrastrutture. Si ha dunque un ragionevole timore che i previsti tre anni di lavori possano essere molti di più.

Davanti a queste preoccupazioni, la politica locale è sembrata cavalcare l’onda del malcontento. Non offrendo, però, alcuna soluzione alternativa se non il blocco dei cantieri. Una richiesta effettuata addirittura in Parlamento anche da forze politiche affini a quelle che attualmente governano la Regione Campania, di cui EAV è azienda controllata. L’impressione è di un posizionamento politico interno all’area di centro-sinistra, che ha poco a che vedere con la necessità di migliorare la mobilità di Castellammare e delle aree limitrofe.

La necessità di un confronto sano non fermando i lavori

Le forze di tale area politica dovrebbero però avere nel proprio DNA l’importanza delle infrastrutture di trasporto, tratto caratterizzante di diversi governi regionali negli ultimi vent’anni. Parimenti, dovrebbero ben ricordare cosa significa invece bloccare un’opera pubblica come è successo in passato in Campania, causando contenziosi per centinaia di milioni. Sulla mobilità in regione è giusto confrontarsi: la qualità è sotto gli occhi di tutti, certificata da report indipendenti come Pendolaria di Legambiente, ed è chiaro che serve una radicale inversione di tendenza. Tuttavia, l’attuale piano di raddoppio è stato discusso e approvato nelle sedi competenti: è quindi importante che politica e istituzioni facciano la loro parte tenendo ferma la stella polare del bene comune, che non può che essere una ferrovia raddoppiata, più sicura, più efficiente, senza passaggi a livello.

I disegni e le relazioni tecniche di questo contestato progetto sono disponibili sul sito ufficiale dell’EAV che accoglierà contributi e analisi in attesa della conferenza dei servizi fissata per fine settembre. E’ un dato importante, la prima volta che in Campania si può discutere di un’opera di quest’entità. Si colga dunque l’occasione per vigilare sulla qualità e i tempi dei lavori, come in una matura democrazia. Non per inseguire paure, lasciando tutto immutato a danno dei cittadini di Castellammare e dell’intera provincia.

La replica del coordinatore di “Sinistra Italiana”

Il giorno dopo la pubblicazione del presente articolo, sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno di mercoledì 30 agosto 2023 è comparsa una replica di Tonino Scala, Coordinatore del partito “Sinistra Italiana” per la Campania.

E’ possibile leggerla QUI, assieme alla mia contro-replica.

 

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