A sentire il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, uno dei pochi napoletani presenti nel Governo, è ormai prossima la creazione del Polo dei Musei Nazionali del Vomero che riunirà la Floridiana con la Certosa di San Martino e Castel Sant’Elmo. Una novità importantissima, annunciata qualche giorno fa durante l’avvio dei cantieri per il recupero dell’Albergo dei Poveri, che con Bagnoli rappresenta forse la massima incompiuta presente a Napoli. Ne ho parlato giovedì 30 novembre 2023 sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno. Continua a leggere
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Concludere l’epoca della street art imposta
Napoli è notoriamente la città degli eccessi e dei contrasti. Troppo mare, troppo sole, troppo buon cibo, troppa bellezza, forse perfino troppa festa scudetto (così dicono), ma anche troppa povertà, troppa violenza, troppa disorganizzazione. Ultimamente, anche troppi murales. Ne ho parlato giovedì 15 giugno 2023 sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno. Continua a leggere
Trasporti e cultura, binomio necessario
La politica è il regno del possibile. Succede così che la prima donna Presidente del Consiglio non venga dai progressisti, ma dalla destra. Innescando un rinnovamento a sinistra, con la nomina di Elly Schlein alla guida del Partito Democratico. Accade poi che, in un Governo a trazione nordista, sia Ministro della Cultura uno dei pochi meridionali presenti: il partenopeo Gennaro Sangiuliano. Ironicamente, proprio Napoli non ha un Assessore al ramo, al pari della Regione Campania dove mancano anche i responsabili di cruciali materie come Sanità e Trasporti: ma questa è un’altra surreale storia. Ne ho parlato mercoledì 5 aprile 2023 sul Corriere del Mezzogiorno. Continua a leggere
Il Pessoa Luna Park e una proposta per l’ex Ospedale Militare
Fra i temi che marcano il dibattito cittadino, la movida è uno dei più accesi. Argomento a tutto tondo: come e dove i giovani si divertono, le ricadute economiche e sociali dell’economia della notte, l’attrattività della città per turisti incuriositi da un frizzante by night. Tiene particolarmente banco la vivibilità dei quartieri interessati dal fenomeno, con (giuste) proteste di cittadini esasperati dalla confusione, nonché la scarsa offerta oltre al semplice bar/discoteca. In una città che fatica ad essere policentrica, anche a causa di un sistema di trasporti inefficiente e inadeguato, soluzioni strutturali sono difficili da trovare. Si finisce così col concentrare le attività in poche, ben localizzate zone. Continua a leggere